U.S.D. Monferrato

Due chiacchiere con...

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Alberto Vescovi
Ruolo Attaccante

D: Classe?

R: 1996

 D: Cosa significa per te il calcio?

R: Per me il calcio è qualcosa che supera il concetto di sport. È una delle mie più grandi passioni e, oltre ad avermi fatto conoscere tanti amici, mi ha insegnato diversi valori che mi sono tornati utili anche e soprattutto nella vita quotidiana.

 D: Cosa ti viene in mente se ti dico Monf?

R: Se dici Monf mi vengono in mente tutte le persone che, mossi da una forte passione, ruotano intorno alla società per non far mancare nulla ai giocatori, dalla prima squadra ai piccoli amici. Mi riferisco ai dirigenti, agli accompagnatori, agli allenatori e ai tantissimi tifosi. Quello che stupisce di questa realtà è la perfetta sintonia che c’è tra la squadra e il paese. 

 D: Cosa si prova a vestire i colori gialloblu? 

R: Indossare questa maglia ti da un grande senso di responsabilità. Quando scendiamo in campo abbiamo il dovere di onorarla per tutte quelle persone che ho citato sopra, dobbiamo fare tutto il possibile per gratificare il loro lavoro e il loro sostegno! 

D: Raccontaci un aneddoto divertente con la tua squadra. 

R: Più che un aneddoto scelgo di darvi un consiglio: se dovete andare a cena con Capitan Mazzoglio, ricordatevi di non presentarvi con dei pantaloni strappati. Correva la cena di Natale 2018 e il povero Beppe (Zuzzè) era seduto vicino al Cap. La serata fila lascia finché, dopo qualche bicchiere di vino, Mazzo si accorge che i jeans di Beppe sono strappati... inutile proseguire il racconto!! Ahahah 

D: Raccontaci un aneddoto che hai avuto con mister Barile. 

R: Raccontarvi questo episodio mi crea ancora dolore! L’anno scorso mi hanno asportato una fistola coccigea e la domenica successiva all’operazione mi sono presentato al campo a fare il tifo per i miei compagni. Finisce la partita, vinciamo e preso dall’entusiasmo il mister mi saluta con una forte pacca sul sedere. Lì per lì qualche imprecazione è stata tirata, ma ancora la scorsa settimana ci abbiamo riso su! 

D: Cosa succede negli spogliatoi prima di una partita? 

R: Prima di una partita succede che ognuno di noi si comporta in modo diverso: c’è chi cerca di stemperare la tensione con qualche battuta, chi ingrassa le scarpe, chi rimane in silenzio per trovare la concentrazione. Lo spogliatoio di domenica è molto indicativo per capire il carattere di ogni giocatore. 

D: Hai un rito scaramantico?

R: Non ne ho tantissimi, ma qualcuno c’è. Negli ultimi anni, ad esempio, indosso le stesse scarpe per andare al campo la domenica. 

D: Raccontaci un momento emozionante che hai vissuto con il Monf. 

R: Stagione sportiva 2018/19 Monferrato vs Spartak San Damiano. Partita che sembra persa: manca pochissimo e gli ospiti sono in vantaggio per 2 reti a 0 (colpendo anche un palo che avrebbe chiuso definitivamente la partita). Incitati da un grandissimo pubblico riusciamo a ribaltare il risultato negli ultimi 10 minuti. Al nostro 3º gol il Palmisano era una bolgia! 

D: Raccontaci un momento deludente che hai vissuto con il Monf.

R: Qualche brutta sconfitta in questi due anni c’è stata, ma fortunatamente non ho vissuto momenti troppo deludenti. 

D: Fai un saluto alla curva e ai piccoli calciatori del Monf.

R: Faccio davvero un grandissimo saluto a tutti i nostri tifosi e li ringrazierò sempre per il loro sostegno. Ai piccoli del Monf auguro  di continuare a coltivare la passione per questo sport meraviglioso e di non perdere mai la voglia di giocare!

D: Ora nomina il prossimo compagno da intervistare.

R: Ringrazio il nostro “Superman” Umbe per avermi nominato e la società per l’intervista. Nomino a mia volta una delle persone più care che ho e che dopo tanti anni sono riuscito a riabbracciare nuovamente: Jonny Jauch! ❤️


Sempre nel cuore... Forza Monf! 💛💙💛💙💛💙