NICCOLO' VESCOVI
Ruolo Difensore
D: Classe?
R: 1990
D: Cosa significa per te il calcio?
R: Il calcio per me rappresenta una grande passione rimasta immutata negli anni. La gioia che
provo ora a rincorrere un pallone è la stessa di 25 anni fa.
D: Cosa ti viene in mente se ti dico Monf?
R: Mi vengono in mente tanti cari amici, tanti momenti esaltanti e un gran bel posto dove poter
giocare a calcio.
D: Cosa si prova a vestire i colori gialloblu?
R: Questo è sicuramente un motivo di orgoglio perché il Monferrato è una di quelle squadre
storiche della nostra provincia e poi c’è grande partecipazione da parte di tutto il paese.
D: Raccontaci un aneddoto divertente con la tua squadra.
R: Aneddoti divertenti ce ne sono stati veramente tantissimi in questi anni, il primo che mi viene
in mente riguarda Beppe (Zuzzè). Beppe è un ragazzo con un cuore grandissimo, sempre
pronto a dare una mano ai suoi compagni e… a farli ridere. Qualche estate fa si presentò alla
preparazione con i capelli arancioni (alla Donald Trump) e un po’ fuori forma, accentrando
su di sé le ironie di noi compagni a tal punto che organizzammo per lui una particolare sfida
di velocità con Gabrio. In quel momento lui, toccato nell’orgoglio, accettò la sfida solo che,
in prossimità del traguardo, invece del nastro da tagliare, trovò le nostre secchiate d’acqua.
D: Raccontaci un aneddoto che hai avuto con il mister Barile.
R: Con il mister ho passato gli ultimi 6 anni che sono stati belli, intensi e ricchi di cambiamenti
che abbiamo attraversato insieme, con lui c’è un rapporto che va al di là del calcio. Gli
abbracci, le cene, le bevute, le feste in discoteca sono tutti ricordi che porterò sempre nel
mio cuore.
D: Cosa succede negli spogliatoi prima di una partita?
R: Succede che il mister parla della partita cercando di darci le indicazioni giuste e cercando di
trasmetterci le motivazioni per vincere. Poi ci sono le solite cose: le pacche sulle spalle, i
“cinque” … A me personalmente piace scherzare prima della partita, è un modo con cui
stemperò la tensione però non per tutti è così diciamo che ognuno di noi trova a modo suo
la giusta concentrazione.
D: Hai un rito scaramantico?
R: Ne ho più di uno e cominciano già da casa, una volta arrivato al campo ce ne sono solo più
un paio.
D: Raccontaci un momento emozionante che hai vissuto con il Monf.
R: Sicuramente il momento più bello ed emozionante è stato quello della vittoria dei Playoff in
casa contro la Capriatese ma voglio citarne un altro, secondo me la vittoria ad Acqui contro
il Ponti di qualche mese prima (2 -1 con goal di Attilio e Stefano Maffei) ha fatto capire a tutti
noi che saremmo potuti arrivare fino in fondo. Quello secondo me è stato il momento
cruciale di quella stagione fantastica.
D: Raccontaci un momento deludente che hai vissuto con il Monf.
R: Un momento deludente nello specifico non c’è, c’è solo un po’ di tristezza per tutte le partite
e tutti gli allenamenti a cui non ho potuto partecipare nell’ultimo anno a causa di un
problema fisico.
D: Fai un saluto alla curva e ai piccoli del Monf.
R: Ciao ragazzi, ci vediamo presto al campo. Forza Monf!
D: Ora nomina il prossimo compagno da intervistare.
R: Ringrazio Albi per la nomination e nomino un altro compagno di lunga data, un grande
giocatore, amico e uomo spogliatoio: Jury Forsinetti.
Sempre nel cuore.... Forza Monf! 💛💙💛💙💛💙